• Home
  • Villa Giuseppina
    • La struttura
      • Chi siamo
      • La storia
      • Mission
      • L'organizzazione
      • La nostra casa
    • Organizzazione
      • Modello organizzativo
      • Codice etico
      • Sistema qualità
      • Sistema sicurezza
      • Sicurezza delle cure
      • Privacy (GDPR)
      • Amministrazione trasparente
      • Whistleblowing
    • Il nostro team
      • La nostra équipe
      • I nostri operatori
  • Psichiatria
    • Struttura Residenziale Psichiatrica
      • Descrizione e tipologie
      • Ricovero e accettazione
      • Dimissioni
    • Percorsi terapeutici
      • SRTRi
      • SRTRe
      • SRSR h24
  • RSA
    • Residenza Sanitaria Assistenziale
      • Descrizione e tipologie
      • Ricovero e accettazione
      • Percorsi terapeutici
      • Dimissioni
    • Tipologie assistenziali
      • Mantenimento basso
      • Disturbi cognitivo-comportamentali
  • Centro diurno
    • Descrizione
    • Ricovero e accettazione
    • Percorsi terapeutici
    • Dimissioni
  • Poliambulatorio
    • Descrizione
    • Specialità
    • Diagnostica strumentale
    • Specialisti
    • Convenzioni
    • Prenotazioni
  • Servizi
    • Punto ristoro e parcheggio
    • Assistenza religiosa
    • Camera mortuaria
    • Documentazione sanitaria
  • Informazioni
    • FAQ
    • Consenso informato
    • Customer satisfaction
    • Carta dei servizi sanitari
    • Convenzioni per ricovero
    • Volontariato
    • Dicono di noi
  • Contatti
    • Contattaci
    • Come raggiungerci
    • Orari
    • Lavora con noi
Ultimo aggiornamento:
  • Home
  • Villa Giuseppina
    • La struttura
      • Chi siamo
      • La storia
      • Mission
      • L'organizzazione
      • La nostra casa
    • Organizzazione
      • Modello organizzativo
      • Codice etico
      • Sistema qualità
      • Sistema sicurezza
      • Sicurezza delle cure
      • Privacy (GDPR)
      • Amministrazione trasparente
      • Whistleblowing
    • Il nostro team
      • La nostra équipe
      • I nostri operatori
  • Psichiatria
    • Struttura Residenziale Psichiatrica
      • Descrizione e tipologie
      • Ricovero e accettazione
      • Dimissioni
    • Percorsi terapeutici
      • SRTRi
      • SRTRe
      • SRSR h24
  • RSA
    • Residenza Sanitaria Assistenziale
      • Descrizione e tipologie
      • Ricovero e accettazione
      • Percorsi terapeutici
      • Dimissioni
    • Tipologie assistenziali
      • Mantenimento basso
      • Disturbi cognitivo-comportamentali
  • Centro diurno
    • Descrizione
    • Ricovero e accettazione
    • Percorsi terapeutici
    • Dimissioni
  • Poliambulatorio
    • Descrizione
    • Specialità
    • Diagnostica strumentale
    • Specialisti
    • Convenzioni
    • Prenotazioni
  • Servizi
    • Punto ristoro e parcheggio
    • Assistenza religiosa
    • Camera mortuaria
    • Documentazione sanitaria
  • Informazioni
    • FAQ
    • Consenso informato
    • Customer satisfaction
    • Carta dei servizi sanitari
    • Convenzioni per ricovero
    • Volontariato
    • Dicono di noi
  • Contatti
    • Contattaci
    • Come raggiungerci
    • Orari
    • Lavora con noi
  • Home
  • Rubriche
  • Neuroscienze

Il “Figlicidio”: un’analisi del fenomeno da un punto di vista psicopatologico

figlicidioL’incidenza di diagnosi psichiatriche tra le donne infanticide è stata molto studiata in letteratura. La presenza di un disturbo psichiatrico è considerato il fattore di rischio più importante anche in relazione ad altre variabili, quali i fattori socioeconomici e ambientali. Nel breve contributo qui scaricabile viene fatta chiarezza sui concetti di neonaticidio, infanticidio e figlicidio, ponendo attenzione alle ultime scoperte in campo psichiatrico circa i fattori di rischio che possono favorire l’attuazione di atti di tale violenza.

Nuova scoperta sulla genesi della schizofrenia

schizofreniaUna ricerca italo-americana, coordinata dall’Università ‘Aldo Moro’ di Bari, ha portato a una importante scoperta, pubblicata su “Nature Medicine”, in merito alle cause che danno origine alla schizofrenia e ad altre malattie del neuro-sviluppo.

Il risultato della ricerca evidenzia che i geni che predispongono al rischio di schizofrenia sarebbero ‘attivati’ da una placenta in sofferenza: in pratica l’origine della malattia si manifesta già a livello fetale, quando la gravidanza si presenta complicata e la placenta è in condizioni non ottimali.

Questa importante scoperta consentirebbe, quindi, di prevedere chi è a rischio di patologie psichiatriche sin dalla nascita e di sviluppare strategie volte a prevenirne o ridurne la frequenza, andando a migliorare lo stato di salute della placenta stessa.

La notizia è stata ripresa da Quotidiano Sanità con un interessante articolo che può essere letto qui.

Patologie psichiatriche. La proteina C reattiva è un marker

117 proteinacUn recente studio danese pubblicato su European Psychiatry mette in correlazione elevati livelli di Proteina C Reattiva (un noto marker infiammatorio) con alcune classiche patologie psichiatriche, come testimoniato anche dall’articolo ripreso da Quotidiano Sanità.

Clicca qui per la lettura integrale dell’articolo

Fisiopatologia dei comportamenti aggressivi: valutazione e gestione dell'aggressività patologica

88 neuroscienzeIl fenomeno dell’aggressività viene descritto e studiato nelle sue diverse forme, con cenni sulle metodiche di gestione fino alla tranquillizzazione rapida farmacologica. L’aggressività patologica viene descritta partendo da un concetto di fenomeno non omogeneo, ma variabile in base a determinanti sociali, psicologici e biologici al momento dell’evento. La distinzione delle tipologie di violenza tra aggressività affettiva e aggressività predatoria può risultare funzionale alla previsione di esito di un eventuale trattamento.

Meloy, nei suoi lavori, descrive l’aggressività affettiva come preceduta da un alto livello di eccitazione del sistema nervoso autonomo (simpatico), caratterizzata da emozioni di rabbia, paura, disagio, agitazione, scarsa consapevolezza delle conseguenze per le proprie azioni, in risposta ad una percezione di minaccia imminente. La violenza su base affettiva è definita dallo stesso Meloy come impulsiva, reattiva, ostile, emozionale o espressiva. La sua base evolutiva è l’autoprotezione. Essa può rappresentare il risultato di un fallimento nella regolazione delle emozioni, dal quale esita una diminuita soglia di attivazione per gli affetti negativi.

Al contrario, l’aggressività predatoria non sembra essere preceduta da attivazione del sistema nervoso autonomo. Appare come cognitivamente premeditata, caratterizzata dall’assenza di emozione e percezione di minaccia. Si definisce come un comportamento non provocato, avversivo, finalizzato all’offesa, al dominio o alla coercizione di un altro individuo. È strumentale, proattiva, “a sangue freddo”. La sua base evolutiva è la caccia del cibo. Inoltre, la violenza predatoria risulta essere goal-directed, al contrario della violenza affettiva il cui obiettivo è invece quello di difendersi con successo da un pericolo percepito (reale o immaginario) interno (ad esempio i sintomi psicotici o l’ansia acuta) o esterno (un attacco fisico reale).

In generale, a pattern di violenza predatoria tendono a corrispondere: pazienti non responsivi e non complianti ai trattamenti, una scarsa probabilità di prevedere violenze future e, di conseguenza, una difficoltà nella gestione del rischio. L’aggressore affettivo, invece, mostra maggiore probabilità di risposta al trattamento, con maggiore prevedibilità delle azioni violente in reazione a situazioni percepite come minacciose e, quindi, una maggiore gestione del rischio di violenze future. I soggetti che agiscono violenza affettiva tendono a mostrare un’ampia gamma di problematiche emotive e cognitive, mentre coloro che agiscono con pattern predatorio mostrano un’inclinazione maggiore all’aggressione e al comportamento antisociale. Gran parte dell’aggressività che si manifesta in psichiatria risulta essere di tipo affettivo, quindi suscettibile di modulazione tramite trattamenti.

Riferimenti:

Clin Ter. 2016 Mar-Apr;167(2):e42-e48. doi: 10.7417/CT.2016.1924.

Pathophysiology of aggressive behavior: evaluation and management of pathological aggression.

E. Pompili, C. Carlone, C. Silvestrini, G. Nicolò

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27212577

Genetica e ruolo dell'amigdala nel controllo dell'ansia

ansiaDa qualche tempo un gruppo di ricercatori condotti da Jordan Smaller conduce ricerche sulle correlazioni genetiche dell'ansia. I risultati sono stati pubblicati su Archives of General Psychiatry. Lo studio potrebbe aprire interessanti sviluppi circa la componente genetica nel disturbo d'ansia sociale assai diffuso negli U.S.A.

Sino ad ora la correlazione tra ansia e fattori genetici è apparsa assai complessa a causa delle numerose forme che possono assumere gli schemi di risposta emotiva. Nonostante ciò gli studi condotti presso il Massachussetts Generale Hospital (MGH) hanno evidenziato come un gene presente sul cromosoma 1 sia deputato alla sintesi di una proteina (RGS 2), la presenza della quale sembrerebbe controllare i livelli di allarme nell'uomo. Allo stato attuale la questione è come le eventuali varianti di tale proteina possono controllare a livello molecolare le diverse forme cliniche di ansia.

Le difficoltà vengono sottolineate dagli studi dei neurobiologi dell'Università di Chicago e pubblicate sul Journal of Neurosciences. I ricercatori, in questo caso, hanno correlato i livelli di ansia al craving verso le sostanze alcoliche. Nello specifico sarebbe stata individuata nell'amigdala una proteina (Arc) con effetti sulla riduzione dei livelli di ansia e sullo sviluppo della rete dendritica neuronale, a sua volta sintetizzata in risposta a un fattore di crescita nervoso (BDNF). Subhash Pandey, che ha coordinato la ricerca, ha affermato che esistono forti correlazioni tra la diminuzione di (Arc) ed aumento del consumo di sostanze alcoliche; di contro la sua somministrazione riuscirebbe a ridurre i livelli di ansia e il consumo alcolico.

Lo studio di Chicago è il primo che riesce a correlare, con una certa attendibilità, i processi biochimici neuronali con i livelli di allarme esperiti dall'uomo.

Villa Giuseppina - Viale Prospero Colonna 46, 00149 Roma - Tutti i diritti riservati 
S. Giuseppe S.p.a. - P. Iva: 00302000179

Privacy Policy | Cookie Policy | Segnalazioni Whistleblowing