Villa Giuseppina è stata fondata oltre cento anni fa dalle Suore Ancelle della Carità con uno scopo ben preciso: prendersi cura del prossimo. E’ un impegno importante e difficile, che richiede momenti di riflessione, e che sollecita domande alle quali occorre dare risposte.
Con questi obiettivi si è pensato di organizzare un breve corso di aggiornamento, diviso in due sessioni, per stimolare gli operatori che lavorano a Villa Giuseppina alla riflessione e alla consapevolezza della loro importante missione, che, a Villa Giuseppina, nasce da lontano…
La Congregazione delle Ancelle della Carità si è sempre confrontata con la vita e l’esempio della propria Fondatrice Santa Maria Crocifissa Di Rosa, con il Carisma ricevuto da Dio e trasmesso a quanti hanno voluto fare propria la sua ispirazione. Tale Carisma è ancora oggi il frutto pervasivo e straordinario della mission portata avanti da più di 175 anni e che ha trovato a Villa Giuseppina una delle sue massime espressioni.
Quando un Carisma, inteso come dono dello Spirito donato per un bene comune più grande, irrompe nella storia, inizia un processo di cambiamento che investe tutti i campi dell’umanità: socio-sanitario, economico e religioso. La Fondatrice non ha aspettato che altri si muovessero, non si è limitata solo a criticare il fatto che altri non abbiano fatto: c’era un bisogno e lei ha soccorso quel bisogno, è andata incontro alle sofferenze degli uomini e delle donne del suo tempo.
E così è per noi oggi: ascoltare i segni dei tempi e intervenire a soddisfarne i bisogni attraverso il prendersi cura della persona affidata alla nostra assistenza, attivando interventi volti a promuovere l’umanizzazione delle cure, nella consapevolezza che il fulcro del servizio sanitario è rappresentato dalla persona malata, nella garanzia del rispetto della sua dignità, identità e autonomia. Si deve creare una “relazione curativa” vera e propria, nella quale il malato è un soggetto attivo. Questa visione dovrebbe essere improntata su una “continuità discorsiva” fra operatori sanitari, malato e familiari.
Tutto ruota attorno a una circolarità dove nulla è statico, immodificabile, ma in continuo e dinamico divenire. Prendersi cura della persona fragile, indifesa e sofferente, non solo dona, ridona e mantiene la dignità della stessa nell’affrontare la malattia, ma conferma, rinnova e continua a motivare l’uomo che si prende cura di lei.
Questi saranno, dunque, i temi del corso, nel quale si alterneranno due relatori che ben conoscono il mondo sanitario e “il prendersi cura del prossimo”: Suor Giusy Stevanin, medico geriatra, Aiuto presso l’Hospice della Fondazione Teresa Camplani di Brescia, e Monsignor Andrea Manto, anch’egli medico e Direttore del Centro per la Pastorale Sanitaria e del Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma.
L’evento, organizzato in due sessioni uguali il 23 e 24 Giugno (scarica la locandina), è aperto al personale di Villa Giuseppina e a chiunque volesse partecipare.